Essere leggeri non significa essere superficiali

Essere leggeri è diverso da essere superficiali: provare a distaccarsi dalle situazioni che la vita ci fa incontrare, ci libera da pesanti catene mentali, ci fa diventare più obiettivi e ci fa scegliere le modalità migliori per proseguire la nostra strada, con un’energia particolare addosso.

Non c’è nulla di superficiale in questo, anzi implica la ricerca di una forza straordinaria per godersi il presente, comunque e dovunque; significa dare il giusto peso alle cose, affrontando tutto con maggiore serenità.

Il tempo passa troppo veloce per essere sprecato, è la cosa più preziosa che abbiamo. Eppure ogni giorno, capita che lo sperperiamo in pensieri negativi che sono la rappresentazione di ciò che ci accade, non sono la verità assoluta. Ricordiamo sempre: “Non siamo disturbati da ciò che accade, ma dai nostri pensieri su quanto accade” (Epitteto).

Vivere leggeri implica intensificare gli sforzi per allentare lo stress malsano, creato dalle situazioni negative. Implica rafforzare la propria volontà di star bene e raggiungere ciò che desideriamo.

Le difficoltà spesso ci rendono difficile la “leggerezza“, ma si tratta di momenti, fasi, equilibri. Tutti noi abbiamo una forte capacità di adattamento, quindi raggiungiamo sempre nuovi equilibri. Sta a noi scegliere quali raggiungere, siamo noi a compiere le azioni migliori che portano ad essi.

Noi sappiamo cosa vogliamo fare e cosa vogliamo essere. Allora cominciamo ad l’alleggerirci, la superficialità è altro… regaliamo una bocca d’aria fresca alla nostra mente. Tutto sarà più semplice.

(Luca Dewar – 25 Maggio 2010)

Niente limiti!

Non intendo pormi dei limiti solo perchè la gente non accetta il fatto che io sappia fare qualcos’altro.

(Dolly Parton, nata nel 1946, è una cantante di musica country americana. E’ anche scrittrice, attrice e creatrice del parco di divertimenti Dollywood nello stato del Tennessee)

Sfogarsi, per riacquistare lucidità di pensiero ed azione…

Pensare positivo è difficile, soprattutto con tutti gli input negativi che riceviamo quotidianamente.
Quindi, oltre a cercare sempre la faccia migliore della medaglia, occorre sfogarsi per cacciare fuori la negatività.

Allora in macchina mettete pure la musica alta e cantate ad alta voce, fate una corsa o 100 flessioni, giocate alla PlayStation o con la Wii (c’è anche la boxe!), scrivete (anche in un diario segreto o un semplice file di testo) e tirate fuori tutto… l’importante è poi ritrovare la lucidità per capire come uscire da una situazione complicata, come annientare un (inutile) pensiero negativo, per cambiare o accettare quelle cose che non ci stanno bene.

Ricordate: accettare o “lasciare andare” non significa subire, implica regalarsi un pò di serenità mentale per vivere meglio!

(Luca Dewar – 18 Maggio 2010)