L’importanza di essere se stessi…

“Le maschere non servono a nulla, più si è genuini e meglio è… le maschere, prima o poi, cadono… tutti siamo vulnerabili ed è inutile nasconderlo. E’ questo che ci rende umani. Più siamo umani, più piacciamo e veniamo accettati… e solo in tal caso ci possiamo sentire più forti perchè siamo più liberi, più amati…” (Luca Dewar – 16 Novembre 2009).

L’importanza di essere se stessi è condensata, secondo me, anche in questa frase: “Quando riuscirai a mostrare te stesso per come sei, scoprirai l’incredibile forza della tua vulnerabilità…”

Frase tratta dal Bhagavad-Gita (in Sanscrito “Canto del Divino” o “Canto del Beato”), che è un poema sanscrito di circa 700 versi diviso in 18 canti, contenuto nel grande poema epico Mahabharata. La Bhagavad Gita ha valore di testo sacro, ed è divenuto nella storia il testo più popolare e amato tra i fedeli induisti al punto da ottenere l’appellativo di “vangelo indù”. È anche considerato dai più come l’opera letteraria più bella dell’epica induista. (Fonte: Wikipedia)

Non siamo disturbati da ciò che accade…

Non siamo disturbati da ciò che accade, ma dai nostri pensieri su quanto accade.
(Epitteto, filosofo greco)

Questo è un grande insegnamento, difficile da seguire, ma utilissimo per capire che troppo spesso tendiamo ad ingigantire gli avvenimenti che ci accadono: è come salire, salire, salire su una scala infinita.

Forse dovremmo scendere da quella scala e sminuire ciò che accade, casomai sorridendoci su! In questo modo facciamo del bene a noi stessi, agli altri e favoriamo l’esito positivo di ogni evento negativo (o tale in apparenza).